Campo Imperatore – Parco Nazionale del Gran Sasso
“Il Piccolo Tibet un paesaggio da vedere, da ascoltare e da osservare”.
“Il Piccolo Tibet d’Abruzzo”: così il famoso alpinista Fosco Maraini definì nei suoi scritti degli anni 30, l’altopiano di Campo Imperatore, comparandolo alle vaste piane Himalajane.
L’Altopiano di Campo Imperatore
Privo di grandi insediamenti urbani, l’intero altopiano di Campo Imperatore si presenta come un paesaggio selvaggio, nudo e sconfinato, dall’aspetto quasi lunare, colmo di fascino e naturale bellezza paesaggistica che, negli anni, lo hanno reso spesso il perfetto set cinematografico per film e spot televisivi.
Situato all’interno dei confini del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, l’altopiano raggiunge l’altitudine di 2100 metri, per poi scendere verso valle nelle terre della Baronia, dove ci si può fermare ad ammirare alcuni tra i più bei borghi italiani: Santo Stefano di Sessanio, Calascio con la sua Rocca e Castel del Monte.
Campo Imperatore si estende per 18 km in lunghezza e 8 in larghezza, guadagnandosi il primato del più vasto altopiano appenninico Italiano. Il Corno Grande, la vetta più alta, con i suoi quasi 3000 metri d’altitudine, è meta di appassionati escursionisti da tutto il mondo; numerosi sono i percorsi tracciati su ogni vetta dell’intero massiccio del Gran Sasso, con diversi gradi di difficoltà. Questo lo rende accessibile a chiunque voglia ammirare il paesaggio d’alta quota.
La piana di Campo Imperatore fu modellata dal più importante ghiacciaio dell’Appennino. Oggi di quel ghiacciaio, il Calderone, rimangono le conformazioni geologiche, che hanno spianato la strada a fenomeni carsici, come alcuni splendidi laghetti naturali quali: il lago Pietranzoni e il lago Racollo.
Tutto il territorio regala all’osservatore attento una moltitudine di emozioni in tutte le stagioni dell’anno e molteplici sono le meraviglie che si possono osservare: dagli animali al pascolo ai numerosi endemismi, sia in termini di fauna che di flora.
L’accessibilità all’altopiano di Campo Imperatore è garantita tutto l’anno grazie alla funivia del Gran Sasso; la stessa partendo dalla località Fonte Cerreto consente di raggiungere Campo Imperatore, dove è possibile visitare l’albergo che fu rifugio di Mussolini, il celebre osservatorio astronomico e accedere agli impianti sciistici, durante il periodo invernale.
La Prima Ascesa
«Quand’io fuoi sopra la sommità mirand’all’intorno, pareva che io fussi in aria, perché tutti gli altissimi Monti che gli sono appresso erano molto più bassi di questo».
Così Francesco de Marchi, noto speleologo, alpinista e ingegnere italiano, nell’agosto del 1573, all’età di 69 anni, descrisse la veduta dall’alto di Campo Imperatore dopo che riuscì a conquistare per primo la vetta del Corno Grande.
Non con poco sforzo, in sole 5 ore, la spedizione raggiunse il “Corno Monte”, aprendo, cosi, la via a quello che oggi è il percorso detto “la via Normale”, che da Campo Imperatore porta alla vetta del Corno Grande.
La cronaca dell’ascensione racconterà: «Il detto Monte era trenta du’anni che io desiderava di montarci sopra», mentre altrove aveva già annotato «e io alle raddici de esso son stato più volte del che considerai il sito al meglio ch‘io puoti».